E’ stato un pomeriggio pieno di scambi di comunicati stampa tra Peppe Carta e Luca Cannata. Dalla questione riguardante il trasferimento della statua del Kouros da Lentini a Catania si è passati alle elezioni provinciali, questione che tiene ancora i nervi tesi dentro la politica provinciale. Pubblichiamo di seguito i comunicati. «Mi dispiace constatare – dichiara l’on. Carta – che l’onorevole Cannata senta l’urgenza di intestarsi ogni iniziativa. Le battaglie per la tutela del Kouros sono iniziate molto prima di oggi e state portate avanti con coerenza, discrezione e spirito di servizio. Auspico che, in occasione di futuri eventi, l’on. Cannata non perda quello spirito di collaborazione e cooperazione tra i diversi livelli di governo che dovrebbe sempre avere come obiettivo comune il bene della comunità. Non ritengo opportuno che il Kouros venga spostato, soprattutto ora che finalmente si trova nel suo luogo originario, dove appartiene per ragioni storiche, culturali e identitarie. Se esiste la volontà di esporre copie in altri contesti, ben vengano le riproduzioni in 3D, ma a Lentini deve restare l’originale. È una questione di rispetto verso la nostra storia e verso la comunità che per anni ha lottato per il ritorno di questo simbolo». L’onorevole conclude rinnovando l’invito alla collaborazione tra forze politiche e istituzioni: «Difendere e valorizzare il nostro patrimonio non deve diventare una gara. Servono coesione, serietà e rispetto reciproco, elementi che auspico possano tornare centrali nel dibattito politico locale».
Immediatamente arriva la risposta di Luca Cannata: <<Evidentemente l’onorevole Carta ha perso una buona occasione per tacere e, soprattutto, per fare squadra. Non ho rilasciato comunicati autocelebrativi – precisa Cannata – ma ho semplicemente risposto a legittime sollecitazioni che mi sono arrivate in questi anni e, con maggiore urgenza, in questi ultimi mesi, dal Comune di Lentini e dal Circolo cittadino di Fratelli d’Italia. La verità è che ieri il corriere era praticamente pronto per portare via il Kouros: a quel punto mi sono immediatamente attivato, coinvolgendo l’Assessorato Beni Culturali e il sindaco di Catania Trantino, per evitare lo spostamento immediato dell’opera da Lentini”. Il deputato siracusano rivendica di aver contribuito in maniera concreta alla soluzione: “Abbiamo individuato un accordo condiviso che prevede la realizzazione della copia digitale in 3D da esporre e, successivamente, il trasloco temporaneo dell’originale che in seguito tornerà a Lentini. Una scelta equilibrata, maturata in un contesto operativo e non certo polemico. Carta, forse, si è accorto troppo tardi che il problema era già stato risolto. Magari era distratto dai risultati delle elezioni provinciali, dove si aspettava e festeggiava 8 seggi ma ne ha ottenuti 7”. Si è deciso, infatti, che l’opera sarà trasferita temporaneamente a Catania a seguito della realizzazione del processo di ricostruzione digitale in 3D che sarà visibile a Lentini, essenziale per la valorizzazione della statua. Una volta completata la turnazione come previsto da un protocollo passato, il Kouros tornerà a Lentini. Cannata conclude con un invito alla responsabilità e all’unità: “Io sono abituato a risolvere problemi non a crearli. Il mio impegno è rivolto sempre al bene del territorio, con spirito di servizio e capacità di fare squadra. Se anche Carta vorrà muoversi in questa direzione, troverà in me il supporto necessario”.
Poi l’On. Carta risponde alla replica dell’On. Cannata
«Interverrò ogni volta che sarà necessario difendere l’identità della nostra provincia, che ancora una volta rischia di dover cedere il passo a favore di Catania. E sia chiaro: l’originale deve restare a Lentini. Altrove possono bastare le copie in 3D». Così l’On. Giuseppe Carta, ribadisce con forza la centralità e il valore storico-culturale del territorio. In riferimento alle elezioni provinciali, l’On. Carta aggiunge: «Mi pare si sia commesso un vero autogol tirando in ballo le provinciali. Mentre Grande Sicilia risulta essere il primo partito, Fratelli d’Italia si è ritrovato fanalino di coda del centrodestra. Sarebbe stato opportuno assumersi le proprie responsabilità per non essere riusciti nemmeno a proporre un candidato alla presidenza del Libero Consorzio. L’unico risultato concreto ottenuto riguarda una nomina riconducibile alla propria sfera personale: legittimo, ma ben lontano dall’essere un successo politico». L’On. Carta conclude con un richiamo all’importanza della collaborazione politica: «A parole siamo tutti per il gioco di squadra. Nei fatti, però, chi si ostina a voler stare sempre al centro della scena rende difficile ogni forma di sinergia. Io resto disponibile al confronto, come già avviene proficuamente, ma solo se si parte dal rispetto e dalla verità».
Ancora una controrisposta del deputato di FDI: “Avevo previsto tutto. Come i pesciolini d’acqua dolce che abboccano facilmente all’amo, l’on. Carta non ha saputo resistere e ha replicato come da copione, dimostrando ancora una volta nervosismo e confusione. Ho visto Carta agitato, affannato nel cercare di dare un senso a dichiarazioni vuote. E il motivo è chiaro: ha perso. Aveva previsto otto seggi con il suo listone e invece ne ha presi sette. E a bruciarlo ancora di più è che il seggio in più lo ha preso Frarelli d’Italia ottenendo 2 seggi ! Inoltre nella sua lista il primo degli eletti, non è neppure dell’MPA, ma della Lega e la Dc è addirittura al terzo posto. Della forza che va millantando in giro non c’è traccia. Anzi, le carte – quelle vere – in questa elezione sono state tutte scoperte”. Cannata respinge poi le accuse sul mancato candidato alla presidenza del Libero Consorzio: “A differenza di chi parla senza conoscere le regole, ricordo che il meccanismo elettorale non ci consentiva di esprimere una candidatura autonoma, dal momento che il capoluogo supera da solo il 35% delle preferenze. Ma in un’elezione diretta, con voto popolare, il risultato sarebbe stato ben diverso: Carta sarebbe stato sonoramente sconfitto. I numeri lo dicono chiaramente: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e DC rappresentano oggi un centrodestra maggioritario, mentre Carta sarebbe ininfluente fuori da ogni logica di coalizione”. Il deputato di Fratelli d’Italia chiude con un affondo politico: “Il vero traditore del centrodestra a Siracusa ha un nome e cognome: Giuseppe Carta. Lo ha tradito una volta e lo ha fatto di nuovo con le elezioni ponderate. Ma non potrà farlo per sempre. Lo aspetteremo alle elezioni vere, quelle in cui i cittadini sceglieranno davvero. E lì racconteremo tutto: il trasformismo, gli accordi sottobanco, e soprattutto l’isolamento di chi ha preferito sé stesso alla coalizione. La verità, quella vera, sta venendo a galla. E non sarà lui a fermarla”. Sullo sfondo la vicenda del Kouros. “L’unico vero autogol – prosegue Cannata – è non sapere cosa accade nel proprio territorio. Il Kouros stava per essere trasferito quando sono intervenuto personalmente per bloccare l’operazione con i referenti istituzionali. Carta, a parole, diceva di voler difendere la statua, ma nei fatti non sapeva neppure che era già pronto il trasporto”. Il deputato nazionale di Fratelli d’Italia conclude con un messaggio chiaro: “Le polemiche inutili servono solo a distrarre dai problemi reali. Io continuerò a intervenire ogni volta che sarà necessario per difendere il patrimonio e gli interessi del territorio. Se Carta ha davvero forza e capacità lo dimostri con i fatti come sono abituato a fare io”.
La risposta finale dell’On. Carta:
«Mi trovo, ancora una volta, costretto a rispondere a un attacco personale tanto inopportuno quanto distorto. Un atteggiamento che, oltre a non avere nulla a che vedere con il confronto politico serio e costruttivo, dimostra quanto certo protagonismo divisivo stia producendo esiti nefasti già nel suo stesso partito, ricordiamo ultimo del centrodestra in questa tornata elettorale. E, cosa ancor più grave, dimostra come da parte dell’onorevole Cannata non vi sia ancora alcuna presa di coscienza. Oggi si sarebbe dovuto parlare esclusivamente del Kouros, della sua tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Invece – prosegue Carta – mi ritrovo a rispondere a chi, furbescamente, cerca di spostare l’attenzione con falsità create ad arte. Lascio scivolare le velate minacce dell’onorevole Cannata e attendo con ansia i futuri impegni elettorali che, come già accaduto nelle precedenti occasioni, a noi riserveranno soddisfazioni e a qualcuno solo l’amaro in bocca.» L’on. Carta conclude con un appello al senso di responsabilità: «Se si vuole parlare di politica sarò disponibile a farlo ma lo si faccia seriamente e nei contesti opportuni.»
L’ultimo comunicato di Luca Cannata:
“Evidentemente il tema delle elezioni provinciali continua a far male a chi sperava in risultati ben diversi: la vittoria del presidente Giansiracusa non basta a nascondere la delusione per il mancato raggiungimento degli 8 consiglieri annunciati. Così come fa male constatare che, mentre c’era chi si spendeva in dichiarazioni sul Kouros, altri erano già al lavoro per evitare che l’opera venisse portata via da Lentini. È il territorio che ha bisogno di risposte, non di polemiche costruite a tavolino. Parlare di “minacce” è ridicolo. Io continuo a lavorare, come sempre ho fatto, con serietà e impegno, senza intrallazzi e senza costruire carrozzoni. Se qualcuno ha perso tempo a discutere senza portare risultati, se ne assuma la responsabilità. Io, come dimostrano i fatti, risolvo i problemi”. Infine, un messaggio chiaro: “Ci rivedremo nei prossimi appuntamenti elettorali, quelli veri, dove sarà la gente – quella che conosce il mio impegno quotidiano – a scegliere da che parte stare. E io, come sempre, sarò dalla parte del territorio”.
